Il colloquio clinico è una forma particolare di dialogo e rappresenta un percorso di incontro tra due persone: un professionista, che mette a disposizione la sua esperienza, i suoi strumenti e la sua formazione, e un soggetto che cerca delle risposte alle sue domande e un senso nella sua storia.
Il colloquio psicologico offre un ascolto attivo e non giudicante ed ha le seguenti caratteristiche:
– l’ampliamento della conoscenza di sé e una maggior consapevolezza del proprio funzionamento interno e nelle relazioni con gli altri;
– un luogo sicuro in cui è possibile prendere contatto con le proprie emozioni per elaborarle e farle diventare strumenti utili per la conoscenza di sé, nel rispetto della dignità e dell’identità di ciascun individuo;
– ha lo scopo di ridurre il disagio soggettivo, sostenere e potenziare le proprie risorse interne e le proprie capacità, affinchè il soggetto possa trovare una propria strada per dare un significato nuovo alla propria vita;
– è coperto dal segreto professionale;
CODICE DEONTOLOGICO: Articolo 4
Nell’esercizio della professione, lo psicologo rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all’autodeterminazione ed all’autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall’imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità. Lo psicologo utilizza metodi e tecniche salvaguardando tali principi, e rifiuta la sua collaborazione ad iniziative lesive degli stessi.